Logo Vita Pentecostale

Libri Cristiani


Il Risveglio Pentecostale
in Italia


di Roberto Bracco




Questo lavoro è stato tratto dal sito della "Comunità Evangelica Pentecostale" dell'"Assemblea Cristiana Evangelica Chiesa ALFA e OMEGA" all'indirizzo web:
http://www.chiesadiroma.it/index.htm alla pagina interna: http://www.chiesadiroma.it/RBracco/Libri_varie/risveglio.htm




Capitolo 1: Prefazione - Nascita del Movimento






1. Prefazione

2. Nascita del Movimento

2.a Nascita contemporanea del risveglio in varie parti

2.b Diffusione indiretta del risveglio

3. Nascita del Movimento in Italia

3.a Le tappe dell'annuncio del Vangelo in Italia




1. Prefazione

Questo modesto volumetto si propone un solo scopo: quello di testimoniare della potenza e dell'amore di Dio.

Il risveglio pentecostale in Italia rappresenta in maniera assoluta un'opera compiuta dalla potenza divina e perciò, parlare e scrivere di esso, significa far conoscere la grandezza di Dio attraverso la manifestazione della Sua grazia e della Sua sapienza.

Le pagine di questa testimonianza esprimono chiaramente quello che mi sono proposto di mettere in evidenza e cioè che il risveglio pentecostale è sorto e si è sviluppato mediante mezzi e strumenti modestissimi perché apparisse, in maniera luminosa, l'opera dello Spirito di Dio.

Con questa dichiarazione introduttiva non intendo annullare o rimpicciolire la fedeltà e la dedizione di tutti quei servitori di Dio che, con i più diversi mezzi, hanno collaborato per lo sviluppo dell'Opera, ma desidero semplicemente ricordare che nessuno può rivendicare il diritto di paternità sulla formazione di un movimento spirituale che porta in sé stesso il suggello inconfondibile dello Spirito di Dio.


Molti hanno collaborato e la loro collaborazione è stata quasi sempre generosa e pura, ma soltanto Iddio ha saputo e potuto coordinare e valorizzare le fatiche di tutti per renderle feconde nell'esecuzione del Suo disegno divino.

Lo Spirito Santo ha presieduto, ha guidato, ha sorretto, ha operato, ed anche in mezzo alla penuria di mezzi o alla deficienza di strumenti profondamente e tecnicamente idonei, ha sviluppato in modo meraviglioso il piano di Dio.

Le comunità del risveglio pentecostale esprimono, perciò, la potenza divina e la loro formazione ci parla della sapienza e della grazia di Dio sol savio al quale, anche con questa testimonianza, voglio e vogliamo rendere onore e gloria in Gesù Cristo nostro Salvatore benedetto in eterno.

Forse saranno rilevate lacune o inesattezze e forse l'attività svolta fedelmente da alcuni fedeli non apparirà in maniera precisa e dettagliata, ma tali circostanze non diminuiscono il valore di questa testimonianza resa, come ho ripetutamente dichiarato, non per esaltare gli strumenti usati da Dio, ma unicamente per glorificare il nome dell'Eterno.

Il servitore deve aspettarsi il riconoscimento e il plauso del proprio Signore e perciò nessuno lo cerchi attraverso le pagine di questo modesto volumetto.
Comunque in una eventuale seconda edizione potranno essere colmate molte lacune e ratificate inesattezze che verranno segnalate.

Per chiudere voglio precisare che il mio costante proposito è stato quello di essere assolutamente sereno ed obiettivo dell'esposizione dei fatti, ma questa intenzione non esclude che alcune circostanze o alcuni episodi possano risentire dell'inevitabile soggettività che emerge da ogni opera umana.

Quindi concludo col chiedere che per ogni cosa buona di questo lavoro sia resa lode a Dio e per ogni lacuna o difetto sia accordato il perdono al debole fratello che l'ha compiuto.

2. Nascita del Movimento

Il risveglio pentecostale ha incominciato ad infiammare il mondo dai primi anni del nostro secolo. Molte testimonianze concordi ci parlano del rinnovarsi dell'effusione dello Spirito Santo con le caratteristiche dell'età apostolica, sin dal 1900.

Naturalmente non dobbiamo credere che attraverso i secoli la potenza del battesimo dello Spirito Santo sia stata assente dal seno della cristianità.

Iddio ha sempre e in ogni luogo adempiute le Sue veraci promesse e si è mantenuto costantemente vicino al Suo popolo; i cristiani hanno esperimentato l'amore divino e la potenza celeste, anche nei secoli più tristi e più oscuri e lo Spirito Santo ha sempre colmato i cuori arresi e consacrati alla volontà di Dio.

La fedeltà eterna del Padre ha salvaguardato il popolo di Dio dal naufragio e, mediante un meraviglioso susseguirsi di movimenti religiosi di risveglio, la potenza del cristianesimo è stata mantenuta viva e luminosa attraverso i secoli e le circostanze.

Perciò, nel parlare del risveglio pentecostale, io intendo riferirmi non all'unico, ma all'ultimo, o meglio ancora al più recente, fra tutti i risvegli suscitati dallo Spirito di Dio.

2.a Nascita contemporanea del risveglio in varie parti

Questo risveglio è nato contemporaneamente e, quindi, indipendentemente in diverse parti del mondo.

Lo Spirito Santo ha infiammato le coscienze dei ricercatori della verità ad oriente e ad occidente e perciò, nei medesimi anni e senza che gli uni conoscessero le esperienze degli altri, molti cristiani, di nazioni diverse e lontane, chiesero ed ottennero un potente battesimo nello Spirito con le caratteristiche della Pentecoste.

L'atmosfera soprannaturale della sensibile presenza dello Spirito di Dio favorì meravigliosamente l'opera di propagazione del risveglio e i diversi gruppi che avevano esperimentata la potenza divina allargarono, in brevissimo tempo, l'ambito numerico degli aderenti.

2.b Diffusione indiretta del risveglio

Oltre a quest'opera indiretta di proselitismo nacque e si sviluppò ben presto anche un'opera diretta: tutti coloro che avevano esperimentata la potenza del battesimo dello Spirito Santo sentirono, più che il dovere, la necessità di partecipare ad una cerchia sempre più larga di persone la luce e la benedizione ricevuta dall'alto.

In questo modo ebbe inizio l'attività missionaria del risveglio pentecostale che, a somiglianza di quella dei giorni apostolici, incominciò nelle zone più prossime alle comunità nascenti per allargarsi successivamente fino agli estremi termini della terra.

L'Italia fu conquistata al risveglio attraverso questa benedetta attività missionaria.

L'Opera pentecostale, quindi, non è sorta nella nostra nazione spontaneamente come in altre nazioni, ma è sorta come risultato della testimonianza recata dai quei servitori di Dio che avevano accettato e realizzato il messaggio cristiano proclamato da questo risveglio.

3. Nascita del Movimento in Italia

Se vogliamo seguire fedelmente la cronaca della nascita dell'Opera pentecostale italiana dobbiamo riallacciarci al glorioso risveglio della città di Los Angeles del 1906.

Fu in quell'anno che un gruppo di credenti appartenenti alla "Missione della Fede Apostolica" si posero alla ricerca della promessa divina per ottenere "potenza" nel battesimo dello Spirito Santo.

Iddio fece scendere il fuoco della Pentecoste sopra quei cristiani sinceri e colmò la loro vita della gloria e della potenza della Sua presenza.

Da quella grande città cosmopolita il risveglio incominciò ad irradiarsi rapidamente in tutti gli Stati d'America e già nell'anno seguente molte comunità denominate pentecostali erano sparse nelle città della Confederazione.

La testimonianza raggiunse la colonia italiana degli Stati Uniti nella città di Chicago - Illinois - nell'aprile 1907.

Un credente, di cui la cronaca non ci ha fatto giungere il nome, annunciò il messaggio divino al fratello Luigi Francescon di Cavaso Nuovo (Udine) che era, a quell'epoca, anziano e conduttore di una piccola, ma sana comunità libera di fede evangelica.

Egli volle accertarsi di persona dell'autenticità del messaggio e quindi si recò, solo, presso la piccola missione presieduta da un ministro di nome
W. H. Durham.

Iddio stesso accertò profondamente la sua coscienza facendogli comprendere che quel risveglio era il risultato di una nuova e potente effusione di Spirito Santo.
Luigi Francescon

Con questa assoluta certezza nel cuore, il fratello Francescon condusse verso la missione l'intero gruppo di credenti da lui presieduto e soltanto pochi mesi dopo i primi italiani, e tra questi il Francescon stesso, furono battezzati nello Spirito Santo.

Quest'opera, però, nata nel seno di una missione americana, cioè tra credenti di lingua inglese, doveva rimanere italiana; doveva essere cioè il mezzo, lo strumento di Dio per l'evangelizzazione degli italiani d'America e per quelli della nostra nazione.

Infatti lo stesso fratello Durham, pastore della missione, dichiarò al fratello Francescon che Iddio gli aveva rivelato che egli era stato chiamato ed eletto per recare il messaggio al popolo italiano.

La rivelazione fu confermata ripetutamente da Dio ed oggi, a distanza di mezzo secolo, possiamo ammirare meravigliati lo sviluppo del piano divino.

Al piccolo gruppo preesistente si aggiunsero, fra gli anni 1907 e 1908, molti altri italiani raggiunti e conquistati dalla testimonianza cristiana e si formò così in Chicago la prima gloriosa comunità pentecostale di lingua italiana.

In quegli anni accettarono la salvezza in Cristo e la promessa del battesimo dello Spirito Santo anche i fratelli P. Ottolini, G. Perrou, G. Marin, A. Lencioni, P. Menconi, U. Gazzari, G. Lombardi, L. Terragnoli che dovevano in seguito rendersi noti per la loro attività ministeriale nel seno dell'Opera.

Questa comunità è stata la chiesa dalla quale sono sorte tutte le iniziative missionarie che dovevano recare il messaggio fra gli italiani.

3.a Le tappe dell'annuncio del Vangelo in Italia

Non posso soffermarmi a seguire lo sviluppo dell'Opera negli Stati Uniti per evitare di uscire dallo scopo di questa testimonianza che è quello di parlare della nascita e del progresso del risveglio pentecostale in Italia.

Sono costretto, perciò, ad entrare nel vivo dell'argomento ricordando semplicemente che dalla giovane comunità di Chicago giunse, sin dall'anno 1908, il messaggio cristiano alla nostra nazione.

La prima iniziativa ebbe un carattere privato: nell'aprile del 1908, a breve distanza l'uno dall'altro, quattro fratelli lasciarono gli Stati Uniti per recare la testimonianza in Italia.

Evidentemente però questa missione, rimasta in gran parte anonima, aveva in sé le caratteristiche dell'entusiasmo e dello zelo, ma non quelle della guida divina.
Tre dei quattro fratelli fecero rapidamente ritorno negli Stati Uniti turbati dalla più grande delle delusioni. La cronaca tace benevolmente i loro nomi.


Il quarto, a nome Demetrio Cristiani, si trattenne più a lungo, ma con il solo non indifferente risultato, di vedere convertita la propria famiglia che lo seguì poi nel viaggio di ritorno negli Stati Uniti.

Questa missione perciò non raggiunse il risultato che forse era nel programma degli entusiasti fratelli che l'avevano promossa privatamente, cioè non pose le fondamenta di un'Opera pentecostale in Italia.

Verso la fine dell'anno 1908, però, ebbe inizio l'attività missionaria voluta da Dio per far sorgere finalmente il risveglio pentecostale nella nostra nazione. Lo Spirito Santo chiamò il fratello Giacomo Lombardi ad assumersi la responsabilità di questa nobile missione.

Questo fratello aveva già consacrata la propria vita al servizio cristiano e da molti mesi, per ordine di Dio, aveva abbandonata ogni attività laica per usare tutto il tempo e tutte le energie a favore del ministero dell'Evangelo.

Iddio gli aveva già chiaramente mostrato la Sua potenza e la Sua fedeltà ed egli, assieme alla sua numerosa famiglia, aveva sperimentata la provvidenza divina nell'aiuto largitogli ogni giorno.

Quest'atto di consacrazione e di fede ha un suo particolare valore se consideriamo che veniva compiuto nel seno di un'opera nascente, priva di organizzazione e di risorse. Iddio voleva così mostrare fin dal sorgere dell'Opera che Egli edifica il suo popolo «non per esercito e non per forza ma per il Suo Spirito».

Giacomo Lombardi

Il fratello Giacomo Lombardi lasciò gli Stati Uniti diretto a Roma ove non poteva contare che su qualche lontana e debole amicizia stretta negli anni della sua prima giovinezza.

Questo servitore di Dio, evidentemente, non faceva affidamento sugli appoggi e sugli aiuti che poteva trovare davanti a sé o che poteva avere dietro le sue spalle, ma faceva esclusivamente conto degli aiuti gloriosi che poteva ricevere dall'alto.

Raggiunta la capitale, il fratello Lombardi cercò di introdursi nell'ambiente protestante nella convinzione che Iddio avrebbe manifestato il risveglio pentecostale primieramente fra coloro che possedevano la conoscenza dell'Evangelo. Questa sua aspettativa però fu, almeno in parte delusa; ed anzi egli incontrò una sistematica e, qualche volta, scortese ostilità da parte dei conduttori delle comunità da lui visitate.

Probabilmente alcuni pastori vedevano in questo servitore di Dio l'insidiatore del loro gregge, mentre altri, forse, vedevano nella sua pretesa di predicare il messaggio cristiano la presunzione dell'uomo che, benché privo di formazione teologica, vuole ascendere il pulpito.

Dopo mesi di tentativi infruttuosi il deluso servitore di Dio si vide violentemente scacciato da un ministro evangelico stanco di vederlo aggirarsi fra i membri della propria comunità.

Forse Iddio aveva permesso quella prolungata e sterile fatica per insegnare una preziosa lezione al giovane missionario, ed infatti mentre egli s'intratteneva pensoso ed afflitto sulla soglia della Chiesa dalla quale era stato espulso sentì chiaramente la voce del SIGNORE risuonare nella sua coscienza:

«Guarda - gli disse Dio severamente - quel malvagio che esce ora da questa soglia, fra poco non lo vedrai più!»

Il Lombardi si voltò per osservare chi era l'uomo che si apprestava ad uscire e vide il pastore che poco prima lo aveva scacciato dal tempio. Una settimana dopo, quel troppo severo ministro, veniva tolto dal mezzo dei vivi.

Questa testimonianza potrebbe forse sembrare negativa in relazione all'amore divino, ma è invece necessario considerarla alla luce della rivelazione che ci conferma insistentemente che Iddio opera amorevolmente anche nella manifestazione dei suoi severi e terribili giudizi.
Soltanto l'eternità potrà farci luce sui mille particolari del piano celeste che nel loro aspetto intimo sono incomprensibili alla nostra mente.

Mentre il fratello Lombardi ascoltava tremante l'eco di quella voce di giudizio, sentì che Iddio gli parlava con tono mutato: «Raggiungi quell'uomo che cammina davanti a te e parlagli del Mio Nome».

Il servitore di Dio, senza indugiare e senza dubitare, raccolse il canuto passante e, dopo averlo fermato, gli disse risolutamente: «Iddio mi manda per annunciarle un messaggio!»

Gradita sorpresa; a quelle parole il vecchio signore apri le sue braccia ed esclamò: «Io non caccerò mai colui che viene a me nel nome del Signore».

Quel vegliardo, che dopo pochi anni doveva lasciare questo mondo per la casa del Padre, fu il primo ad accettare il messaggio della Pentecoste, e mi è caro oggi ricordare il suo nome: Sforza.

  L'Opera era nata; doveva soltanto crescere...  

Poco tempo dopo al primo si aggiunse un secondo credente: l'avvocato Mauro Paretti del foro di Torino, ma residente a Roma.

Il Paretti, attirato dalla parola calda, vibrante, alata del Lombardi che aveva avuto l'opportunità di udire in una riunione di evangelizzazione privata, fu conquistato all'Evangelo che altre volte aveva udito predicare senza afferrarne il valore eterno.

Egli stesso si mise alla ricerca di una sua vecchia conoscenza, il fratello Michele Di Napoli, diacono di una chiesa protestante, che da anni manifestava la propria insoddisfazione per il basso livello spirituale della propria comunità.

Riuscì a superare le sue reticenze e le sue naturali diffidenze inasprite da ripetute delusioni, e lo condusse ad ascoltare il messaggio vibrante proclamato dal servitore di Dio nella potenza dello Spirito.

Il fratello Di Napoli fu il terzo frutto del ministerio.

Altri si maturarono miracolosamente e vennero così alla conoscenza di Dio la sorella Angelina Paretti, compagna dell'avvocato Mauro, la sorella Di Napoli, i coniugi Rocchi.

Ormai l'Italia aveva il suo padiglione pentecostale; Iddio aveva suscitato anche nella nostra nazione il risveglio per lo Spirito.



RIASSUMENDO:


Il risveglio pentecostale in Italia rappresenta in maniera assoluta un'opera compiuta dalla potenza divina. Lo Spirito Santo ha presieduto, ha guidato, ha sorretto, ha operato, ed anche in mezzo alla penuria di mezzi o alla deficienza di strumenti profondamente e tecnicamente idonei, ha sviluppato in modo meraviglioso il piano di Dio.

Il risveglio pentecostale cominciò ad infiammare il mondo sin dal 1900. Naturalmente non dobbiamo credere che attraverso i secoli la potenza del battesimo dello Spirito Santo sia stata assente dal seno della cristianità. Iddio ha sempre e in ogni luogo adempiute le Sue promesse e si è mantenuto costantemente vicino al Suo popolo.

Questo risveglio è nato contemporaneamente e indipendentemente in diverse parti del mondo. Molti cristiani, di nazioni diverse e lontane, chiesero ed ottennero un potente battesimo nello Spirito con le caratteristiche della Pentecoste.

L'atmosfera soprannaturale della sensibile presenza dello Spirito di Dio favorì l'opera di propagazione del risveglio e i diversi gruppi che avevano esperimentata la potenza divina allargarono, in brevissimo tempo, l'ambito numerico degli aderenti.

Oltre a quest'opera indiretta di proselitismo nacque e si sviluppò ben presto anche un'opera diretta: tutti coloro che avevano esperimentata la potenza del battesimo dello Spirito Santo sentirono la necessità di partecipare ad una cerchia sempre più larga di persone la luce e la benedizione ricevuta dall'alto.
L'Italia fu conquistata al risveglio attraverso questa benedetta attività missionaria.

L’Opera pentecostale italiana fu conseguenza del glorioso risveglio della città di Los Angeles del 1906. Da quella grande città il risveglio incominciò ad irradiarsi rapidamente in tutti gli Stati d'America.

La testimonianza raggiunse la colonia italiana degli Stati Uniti nella città di Chicago - Illinois - nell'aprile 1907. Un credente annunciò il messaggio divino al fratello Luigi Francescon di Cavaso Nuovo (Udine) che era, a quell'epoca, anziano e conduttore di una piccola, ma sana comunità libera di fede evangelica.
Egli volle accertarsi di persona dell'autenticità del messaggio e quindi si recò, solo, presso la piccola missione presieduta da un ministro di nome W. H. Durham. Iddio stesso lo accertò e il fratello Francescon condusse verso la missione l'intero gruppo di credenti da lui presieduto e soltanto pochi mesi dopo i primi italiani, e tra questi il Francescon stesso, furono battezzati nello Spirito Santo.
Lo stesso fratello Durham, pastore della missione, dichiarò al fratello Francescon che Iddio gli aveva rivelato che egli era stato chiamato ed eletto per recare il messaggio al popolo italiano. La rivelazione fu poi confermata ripetutamente da Dio.

Questa comunità è stata la chiesa dalla quale sono sorte tutte le iniziative missionarie che dovevano recare il messaggio fra gli italiani.

La prima iniziativa ebbe un carattere privato: nell'aprile del 1908, a breve distanza l'uno dall'altro, quattro fratelli lasciarono gli Stati Uniti per recare la testimonianza in Italia. Evidentemente però questa missione, rimasta in gran parte anonima, aveva in sé le caratteristiche dell'entusiasmo e dello zelo, ma non quelle della guida divina.

Verso la fine dell'anno 1908, però, ebbe inizio l'attività missionaria voluta da Dio per far sorgere finalmente il risveglio pentecostale nella nostra nazione. Lo Spirito Santo chiamò il fratello Giacomo Lombardi ad assumersi la responsabilità di questa nobile missione.
Questo fratello aveva già consacrata la propria vita al servizio cristiano e da molti mesi, per ordine di Dio, aveva abbandonata ogni attività laica per usare tutto il tempo e tutte le energie a favore del ministero dell'Evangelo.

Il fratello Giacomo Lombardi lasciò gli Stati Uniti diretto a Roma ove non poteva contare che su qualche lontana e debole amicizia stretta negli anni della sua prima giovinezza. Raggiunta la capitale, cercò di introdursi nell'ambiente protestante nella convinzione che Iddio avrebbe manifestato il risveglio pentecostale primieramente fra coloro che possedevano la conoscenza dell'Evangelo. Questa sua aspettativa però fu, almeno in parte delusa; ed anzi egli incontrò una sistematica e, qualche volta, scortese ostilità da parte dei conduttori delle comunità da lui visitate.

La prima persona ad accettare l’Evangelo, alla quale Francescon era stato mandato direttamente da Dio, fu un certo Sforza.

Poco tempo dopo al primo si aggiunse un secondo credente: l'avvocato Mauro Paretti del foro di Torino, ma residente a Roma.

Egli stesso si mise alla ricerca di una sua vecchia conoscenza, il fratello Michele Di Napoli, che fu il terzo frutto del ministerio.

Altri si maturarono miracolosamente e vennero così alla conoscenza di Dio la sorella Angelina Paretti, compagna dell'avvocato Mauro, la sorella Di Napoli, i coniugi Rocchi.
Ormai l'Italia aveva il suo padiglione pentecostale; Iddio aveva suscitato anche nella nostra nazione il risveglio per lo Spirito.